I viaggi nel tempo nei film di fantascienza

ritorno al futuro

Tutti sanno che il cinema è una forma d’arte che si è evoluta lungo il XX secolo, ad oggi il film riscuotono ancora un grandissimo successo e l’evoluzione del cinema si è avuta grazie alle tecnologie avanzate e al miglioramento da parte degli attori in teatro e sul set.

Un riconoscimento che tante volte premia gli artisti nell’ambito del cinema è sicuramente dato dalle statuette Oscar, non solo attori ma anche registi, costumisti, musicisti, coreografi, designer e tanti altri vengono premiati nella notte degli Oscar.
Anche da qui si può capire la mole di persone ma soprattutto di artisti che compongono un film di successo e quanto lavoro ci sia alle spalle di una pellicola.

Ma l’evoluzione del cinema si evolve anche nell’ambito scientifico, provate ad immaginare un film del 1940, sicuramente lo ricordate in bianco e nero con delle immagini un po’ sbiadite, a differenza dei film che vengono prodotti attualmente con immagini in ultra definizione e con cineprese incredibili.
Ci sono differenze in termini di qualità dell’immagine e di effetti speciali molto piccole che vengono migliorate di anno in anno, anche i film di 5-6 anni fa possono essere considerati “vecchi” in termini di qualità della pellicola.

Questa premessa per dirvi che ci sono moltissimi film da vedere nella storia del cinema che hanno contribuito ad un’evoluzione artistica e scientifica, i più famosi sicuramente fanno parte della categoria fantascientifica, queste pellicole il più delle volte raccontano di storie ambientate in realtà paradossali oppure reali ma con qualcosa che potrebbe essere inventato in futuro o che non esisterà mai.

Nella fantascienza c’è un forte impatto scientifico di una tecnologia reale o immaginaria che contribuisce alla società sull’individuo, che non per forza tratta di esseri umani, ma possiamo trovare anche alieni, robot, mostro o mutanti.
Insomma, un film di genere fantascientifico include quasi sempre un fattore scientifico che si unisce alla fantasia, ad esempio molto spesso vengono utilizzati i viaggi nel tempo, nonostante fanno parte della scienza per ora si tratta soltanto di fantasia.

Proprio i viaggi nel tempo spesso sono un espediente narrativo tra i più utilizzati nei film di fantascienza, la trama solitamente prevede di portare il protagonista in un tempo diverso dal presente, nel passato per modificare ciò che sta accadendo oppure nel futuro per poter sfuggire a delle minacce incombenti.

In seguito le trame dei viaggi nel tempo si sono evolute formando anche esplorazioni in universi paralleli o ucronie, generando l’effetto farfalla se il passato viene modificato.
Un film che tratta viaggi nel tempo deve avere una struttura solida per poter risultare realistico altrimenti si può facilmente incappare in errori, sicuramente bisogna fermarsi su una teoria di base.

Una teoria possibile può essere l’idea di un’unica linea temporale, quindi se torno indietro nel tempo avverranno comunque tutte le vicissitudini passate senza possibilità di modifiche sostanziali.
O ancora la linea temporale può essere mutata ed ogni modifica apportata genera un’altra linea temporale parallela con un proprio passato e futuro, o ancora la possibilità di un’unica linea temporale nella quale ogni modifica muta perennemente i fatti futuri.

Sicuramente uno dei precursori di questo genere è la Trilogia di Ritorno al Futuro che ha dato spunto a molte altre saghe del cinema per creare capolavori o altre pellicole con una trama un po’ distorta.
Sicuramente tra i capolavori nei viaggi del tempo ricordiamo un capitolo dei X-Men giorni di un futuro passato, The Time Machine, Terminator, Predestination, Donnie Darko, Interstellar e un intramontabile Non ci resta che Piangere.