La Batteria al Grafene, invenzione tutta italiana

batteria grafene

Nel 2016, la cinese Dongxu Optoelectronics ha presentato la prima batteria al “grafene “ del mondo. Si tratta di una batteria con prestazioni del 25% superiori rispetto ad una normale batteria al litio.

I vantaggi della batteria al grafene, oltre al tempo di autonomia decisamente maggiore rispetto a quella al litio, sono:

  • Tempo di caricamento ridotto a poco meno di 15 minuti
  • Longevità della batteria che supporta ben 3500 ricariche senza produrre l’effetto memoria

Il tutto possibile grazie all’impiego di un materiale chiamato grafene, scoperto nel 2004 dai ricercatori russi Andre K. Geim e Konstantin S. Novoselov, poi insigniti del premio nobel per la fisica nel 2010, proprio grazie a questa fantastica scoperta.

Il grafene consiste in un “foglietto” bidimensionale di grafite dallo spessore misurabile nell’ordine dei nanometri. Ogni nanometro corrisponde ad un miliardesimo di metro!!!

Questo foglietto è flessibile, trasparente, impermeabile e resistente come un diamante. Ma la caratteristica che ha lo ha reso adatto all’utilizzo nel campo dell’accumulo energetico è la sua elevata conducibilità. E proprio su questo ha lavorato la squadra italiana per riprodurre il prototipo applicativo della batteria al grafene.

Il lavoro è stato svolto in un laboratorio dell’istituto di Tecnologia di Genova da un team composto dagli scienziati Vittorio Pellegrini e Bruno Scrosati. I due fisici hanno realizzato un “anodo” trattato con il grafene.  E hanno presentato il prototipo.

La batteria al grafene ha subito riscontrato l’interesse di vari produttori, non in ultimo quelli del settore automobilistico. Questa tecnologia, secondo gli scienziati, si è rivelata applicabile anche per la batterie delle autovetture, facendo fare un enorme passo avanti nella ricerca e nella produzione di auto ad emissioni zero.

Tornando all’applicazione sugli smartphone, si prevede che l’utilizzo di questa batteria possa permettere di realizzare cellulari “flessibili” che possano essere ripiegati come un foglio prima di essere rimessi nelle tasche.

Il grafene è già utilizzato anche in campo sportivo. La sua leggerezza, accompagnata dalla notevole durezza e resistenza, ha permesso di realizzare manici per racchette da tennis in modo da renderle più leggere e potenti.

Nel campo dell’elettronica, per ora solo la Dongxu Optoelectronics ha dato vita ad una vera batteria al grafene, ribattezzata G-King, una batteria dalla capacità pari a 4800 mAh. A dire il vero, più che una batteria si tratta di un “battery pack”, ovvero di un accumulatore portatile per la ricarica di cellulari, tablet ed altre apparecchiature dotate di presa usb. Ma da qui, il passo verso la realizzazione di batterie al grafene per smartphone e tablet si prevede davvero breve.