Il presepe è probabilmente il vero simbolo concreto del Natale in Italia, più dell’albero addobbato. Un simbolo di tradizione e di cultura comune, che moltissime famiglie italiane preparano nelle loro case nei primi giorni di dicembre per poi deporvi la statuetta di Gesù bambino il 25 dicembre.
Il termine ‘presepe’ deriva dal latino presaepe, che vuol dire ‘mangiatoia’. Questa tradizione nasce innanzitutto dai Vangeli, che raccontano di come Gesù venne fatto nascere in un posto umile, all’interno di una mangiatoia di un bue perché Giuseppe e Maria non erano riusciti a trovare alcun alloggio per la notte. Un luogo estremamente semplice e umile, al freddo: qui è nato secondo la tradizione cristiana Gesù.
Oggi come oggi diamo per scontata la presenza del presepe, e ne conosciamo di tantissimi tipi: c’è quello tradizionale con le statuine, quello vivente, quello meccanico, e poi ovviamente ci sono anche presepi di alto pregio con statuette dipinte a mano. Realizzarlo è davvero semplice e basta un po’ di fantasia per avere tutto il necessario per realizzare il presepe in casa. Ma quale è la tradizione del presepe? Da dove viene questa rappresentazione sacra, quale è la sua storia?
Non tutti sanno che il presepe nasce in Italia, e che ha una storia (relativamente) recente. Andiamo alla scoperta delle origini della rappresentazione della Natività, per saper di più sul presepe e sulla sua secolare storia.
Dove nasce il presepe
La raffigurazione della natività ha delle origini più antiche del nostro presepe come lo conosciamo oggi. Infatti i cristiani scolpivano e dipingevano la raffigurazione della nascita di Gesù nelle Catacombe e nel 1200 anche con le statue.
Tuttavia il presepe nasce nel 1223 grazie a San Francesco d’Assisi: è proprio lui, il Santo degli animali, a fondare il presepe. Si narra che l’idea venne al Santo quando partecipò al Natale a Betlemme e rimase così colpito che decide di poter rappresentare a sua volta la Natività, e per farlo chiese il permesso a Papa Onorio III.
A quel tempo però non c’era possibilità di fare rappresentazioni sacre in chiesa, così il Papa concesse a Francesco di poter tenere una messa all’aperto a Greccio, Umbria. Per l’occasione, accorsero anche numerosi contadini, frati, e si ricreò così un vero e proprio presepe. San Francesco inserì una mangiatoia in una grotta, accanto al bue ed all’asino, e così ricostruì la notte di Natale, con il primo presepe vivente. Probabilmente neppure il santo poteva immaginare allora che tipo di successo avrebbe avuto la rappresentazione del presepio che ancora oggi viene rievocato in tutte le città d’Italia.
Il primo presepe con tutti i personaggi però risale a qualche anno dopo: era il 1283, e Arnolfo di Cambio, scultore, decide di creare delle statuine che rappresentavano i re Magi e la scena della Natività. Questo primo presepe in statue è ancora esistente, si trova alla Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Da quel momento, l’idea del presepe con le statue cominciò a diffondersi un po’ in tutta Italia, anche se in alcune città, come Napoli, è particolarmente sentito come rito natalizio. Fra il 1600 ed il 1700 ci fu un’ondata di artisti napoletani che cominciarono a riprodurre il presepe come delle statuine, in particolare riproducendo i personaggi nella loro vita di tutti i giorni: i pastori con le pecore, gli artigiani al lavoro, le donne che cucinavano. Le statue erano molto preziose, ricchissime di dettagli della vita quotidiana ma anche della tradizione locale.
Il presepe oggi
Oggi la tradizione del presepe è ancora molto viva e sentita nelle città italiane, dove è possibile assistere alle rappresentazioni del presepe dal vivo (il c.d. presepe vivente) oppure di installazioni anche molto grandi, con statuette meccaniche e con tantissimi dettagli e particolari. Non mancano anche versioni un po’ più spiritose del presepe, ad esempio quelle che vedono anche vip e personaggi politici fra le persone inserite all’interno della natività.