Reiki, per chi non lo conoscesse, è una disciplina energetica nata in Giappone all’inizio del ‘900. Dopo aver riscosso un enorme successo tra le due guerre mondiali nella sua terra di origine, è stata traghettata in occidente dove si è diffusa molto e in breve tempo.
Alla base di questa pratica c’è l’idea dell’esistenza di un’Energia Universale chiamata Reiki che è in grado di riportare in armonia l’energia personale di ogni essere vivente. Attraverso questo riequilibrio armonico si possono sperimentare stati di benessere psico-fisico.
La pratica del Reiki si svolge senza l’ausilio di strumenti ma solo attraverso l’imposizione delle mani.
Questa disciplina è molto semplice da praticare, non sono necessarie pregresse conoscenze teorico-pratiche, e prevede un percorso formativo che si articola in più livelli di apprendimento (3 o 4 a seconda delle scuole).
Non è inoltre necessario avere una particolare predisposizione alla tecnica energetica: Reiki insomma può essere imparato ed esercitato da chiunque.
Ci sono fondamentalmente due metodi differenti di Reiki in occidente:
- Metodo reiki tradizionale
- Metodo reiki occidentale
Il metodo reiki tradizionale, di cui in Italia il più importante rappresentante è Federico Scotti con la sua scuola My Reiki di Milano, mira a trasmettere una formazione alla disciplina più legata all’originale pratica giapponese, avendo l’obiettivo di preservarne sia le tecniche originali sia gli insegnamenti del suo fondatore Mikao Usui (1865-1926)
Il metodo reiki occidentale, rappresentato in Italia da Umberto Carmignani con la sua scuola La Città della Luce, ha invece la tendenza a mescolare l’originale disciplina con tecniche e informazioni derivanti da discipline differenti e di epoche diverse.
Entrambi i metodi sono validi ed efficaci, ma hanno obiettivi differenti.
Sceglie il metodo tradizionale chi di solito vuole un approccio alla disciplina Reiki storicamente e tecnicamente più vicino all’origine, perché ritiene che una disciplina è tanto più efficace quanto più rimane pura.
Sceglie il metodo occidentale di solito chi ama accostare e unire più pratiche, provenienti anche da aree geografiche e culturali differenti, nella convinzione che le une possano essere di aiuto alle altre.
Nella nostra breve indagine sul funzionamento di Reiki abbiamo preferito scegliere l’approccio tradizionale in quanto pensiamo che si possa meglio comprendere pro e contro di una pratica analizzandola nella sua forma più originale.
Federico Scotti, sul suo blog sul Reiki, si pone proprio la domanda se la pratica Reiki funziona in un articolo dedicato all’efficacia della pratica Reiki in relazione ai livelli di apprendimento della disciplina.
In questo articolo suggerisce e consiglia come praticare e soprattutto per quanto tempo praticare Reiki per ottenere dei risultati in termini di efficacia.
La risposta di Federico Scotti è che Reiki funziona bene per il nostro benessere psico-fisico a patto che se ne rispetti la disciplina praticandolo con costanza per il tempo necessario e soprattutto quotidianamente.
In maniera semplice, infatti, paragona Reiki a qualunque altra disciplina di qualsiasi tipo, dove solo l’esercizio costante può portare a dei risultati seri e duraturi.
In un altro articolo Federico Scotti si chiede perché molto spesso le persone affermino che Reiki non funziona o che addirittura sia una pratica pericolosa, andando ad analizzare le opinioni di chi non conosce questa disciplina ma si basa esclusivamente sulle fumose informazioni che spesso il web propone.
Termina questa analisi sulle opinioni contrastanti su Reiki sottolineando che chi afferma che Reiki non è una pratica efficace e sostiene anzi che sia negativa per la salute, semplicemente non si sta riferendo a Reiki ma ad altre pratiche che il senso comune scambia per Reiki.
Concludendo questo breve approfondimento su Reiki e sulla sua reale efficacia, da non praticanti e non addetti ai lavori non possiamo affermare con certezza che esso sia veramente utile per il benessere della persona.
Tuttavia, siamo propensi a pensare che sicuramente non è una pratica pericolosa, dato che sono moltissimi i praticanti nel mondo e questa tecnica energetica è spesso adottata anche come terapia alternativa nei contesti sanitari.
Il Reiki così come lo yoga, lo shiatsu o tutte le altre discipline olistiche arrivate dall’oriente, non ha ad oggi una conferma da parte della scienza della sua reale efficacia.
Ciononostante, è molto difficile pensare che, se milioni di persone nel mondo praticano quotidianamente queste tecniche, esse non possano avere una qualche utilità per risolvere sia le problematiche fisiche sia quelle mentali dell’individuo.
È infatti impensabile, soprattutto in una società come la nostra dove uno dei beni più preziosi è il tempo, che così tante persone perdano tempo a seguire pratiche non efficaci o addirittura dannose se non ne traessero un reale beneficio.