Scrittura e crescita personale: alla scoperta dei migliori metodi creativi

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Scrivere una poesia, un racconto o persino un romanzo. Diciamoci la verità, quando si nomina la scrittura creativa quasi tutti sono tentati di pensarla in questi termini. È una bella immagine, figlia se vogliamo di tutte quelle scene romantiche in stile “attimo fuggente” e costellata di scuole di scrittura creativa, workshop e professionisti che si dedicano all’insegnamento di una delle arti più affascinanti che esistano.

Allo stesso tempo, è una visione limitante della questione. Perché scrittura non è solo pubblicare un libro e diventare autori affermati. È molto altro, e oggi lo scopriremo insieme. Ad esempio, avreste mai pensato che penna e taccuino possono aiutare ognuno di noi nell’affrontare le sfide di ogni giorno? Che il racconto di sé può diventare uno strumento in mano a tutti coloro che hanno bisogno di crescere e migliorare? Tutto vero. La chiamano scrittura espressiva, oppure scrittura evolutiva, e ora vedremo meglio di cosa si tratta.

La scrittura come terapia della persona      

Mettere su carta le proprie emozioni fa bene perché ci permette di tirare fuori quello che abbiamo dentro. Qualcosa di estremamente importante, che merita di essere ascoltato prima che – restando nascosto dentro di noi – finisca per farci soffrire più del dovuto. Per questo motivo si stanno diffondendo sempre più tecniche che coniugano scrittura creativa e arteterapia.

In alcuni casi si parla di scrittura terapeutica, sorta di medicina narrativa che permette a chi ne ha bisogno di esplicitare il proprio stato emozionale, osservarlo e capire quali sono i traumi passati o le difficoltà attuali che le impediscono di vivere serenamente. In questo modo, ossia dopo aver tirato fuori quello che per molto tempo era rimasto nascosto nell’inconscio, sarà possibile affrontare le proprie paure con maggiore facilità. Già, ma qual è l’assunto di base della scrittura come espressione e cura di sé? Semplice: le parole che utilizziamo ogni giorno non sono solo gli strumenti che ci servono per comunicare con gli altri e gestire gli aspetti pratici della nostra vita. Esse sono molto di più: sono il riflesso cosciente dei nostri pensieri più profondi, del modo in cui ci relazioniamo agli altri e di ciò che proviamo a livello emozionale ma, a causa di una serie di meccanismi di autocensura, non abbiamo il coraggio di ammettere a noi stessi. Proprio per questo motivo, esprimere il proprio vissuto emotivo tramite le parole è molto importante: di fatto la scrittura creativa diventa uno dei canali più potenti per entrare in contatto con il nostro vero io. Rende possibile creare un feedback mentale che può aiutare la gestione delle emozioni, così come l’apprendimento di nuove modalità di relazione con gli altri.

Scrivere a mano ci può aiutare: ecco spiegato perché

In particolar modo, tra i tipi di scrittura che aiutano il cervello e la mente umana, ce n’è uno estremamente semplice e potente: scrivere a mano. È stato infatti dimostrato che gli esercizi di calligrafia hanno una serie di benefici enormi. Migliorano le capacità dell’individuo di ricordare, ci permettono di dire addio ad ansia, stress o preoccupazione. Rilassano il corpo e, addirittura, migliorano la sua risposta immunitaria. In più, proprio perché aiutano a mantenere “elastico” il cervello, ci forniscono un aiuto enorme per pensare meglio. La scrittura manuale permette di tornare alle origini del gesto dello scrivere, senza essere ossessionati dal dover per forza pubblicare un racconto o un romanzo, come invece paiono suggerire molti percorsi formativi là fuori. Bastano un foglio, una penna e la voglia di esplorare le emozioni, ponendo la massima attenzione alla grazia del gesto. In questo modo, è possibile riscoprire la propria creatività, mettendola al servizio di ciò che c’è di più prezioso: il benessere della persona.

La parola, infatti, è sempre un simbolo: lo sapevano perfettamente già gli antichi, che non a caso hanno scritto “In principio era il Verbo”. Essa ci permette di aggirare le nostre barriere inconsce e accedere alla parte più nascosta della nostra coscienza. Ci mette nelle condizioni di esplorare noi stessi, di trasformare emozioni trattenute e paura in personaggi, o di liberarci per sempre da quanto ostacola la nostra crescita personale.

Scrivere un diario migliora il benessere personale

“Caro diario,”. Chi di voi non conosce questa formula? O meglio, chi non ha mai provato a scrivere un diario personale? Beh, chi pensa che si tratti di un gesto ingenuo, adatto solo agli adolescenti più introspettivi o inquieti, si sbaglia di grosso. Di recente, infatti, alcuni studi scientifici hanno dimostrato che il diario personale è uno strumento eccezionale per coltivare il benessere.

Mettere nero su bianco i propri pensieri a fine giornata ci aiuta a capire meglio noi stessi e il mondo che ci circonda: ci permette di scaricare la tensione in eccesso, di rilassare il corpo e di migliorare l’autostima. Tra le attività creativa, il diario autobiografico è una delle più potenti per guarire, una vera e propria terapia dello scrivere. Non è un caso se, negli ultimi anni, molti ospedali o altre istituzioni dedicate alla cura e alla riabilitazione della persona hanno inserito tra le loro attività specifici percorsi di scrittura terapeutica. Bastano 20 minuti di esercizio al giorno per migliorare la situazione psicologia di un paziente: si può decidere di raccontare la propria vita, di soffermarsi sugli eventi traumatici o difficili che abbiamo vissuto. Non manca la strada opposta: nel caso di pazienti affetti da depressione acuta o cronica, ci si concentra nel valorizzare le cose belle che accadono ogni giorno. Scrivere di sé, in conclusione, è un ottimo strumento per conoscersi e superare gli eventi traumatici che, bene o male, trovano spazio nella vita di ognuno di noi. Se diamo un senso a questi eventi, se utilizziamo scrittura e storytelling personale come mezzi per conoscere, capire e accettare, possiamo ridurre la nostra angoscia. La guarigione forse non sarà dietro l’angolo, ma è davvero più vicina. E non è poco.