Auto Ibride: le ultime novità fra Mild e Full Hybrid

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Il 2019 è certamente un anno felice per le vetture ibride, che già nel 2018 hanno fatto registrare una crescita del 29,6% delle immatricolazioni sul mercato italiano. Molte case ormai hanno in catalogo almeno un allestimento ibrido, in versione Mild Hybrid o Full Hybrid, mentre pochissime stanno rischiando la pericolosa strada del Full Electric.

Se è vero che dimensioni e peso iniziali della versione benzina della vettura influenzano l’implementazione di diverse soluzioni elettriche, è altrettanto vero che alcuni risvolti tecnici a loro volta influenza le caratteristiche di guidabilità della vettura. Andiamo quindi ad analizzare le diverse soluzioni tecniche e facciamo qualche esempio di vetture che le implementano.

Full Hybrid

Il sistema full hybrid è stato storicamente il primo a essere impiegato sulle autovetture. Si basa essenzialmente su capienti batterie che stoccano grandi quantità di energia, per fornirla a uno o più motori elettrici che spingono l’auto alla partenza da fermo e fino a una velocità modesta (dai 15km/h ai 45km/h), a seconda della vettura e della generazione del sistema.

“I vantaggi di un sistema di questo tipo sono la possibilità di viaggiare a basse velocità e soprattutto nel traffico senza dover usare il motore termico. Lo svantaggio principale è dato dal fatto che le batterie sono particolarmente ingombranti e pesanti in questa soluzione, ed i motori elettrici aggiungono ulteriore peso e spazio, per cui questo tipo di ibrido risulta poco vantaggioso se applicato ad utilitarie, mentre è più indicato per vetture di dimensioni medio-grandi” ci spiegano Matteo e Mauro Grignani, concessionari auto a Pavia, e freschi di recenti corsi di formazione in Suzuki proprio sull’implementazione alternativa al Full Hybrid.

Un esempio di vettura che implementa questa soluzione è la Honda CR-V. Una vettura ampia e capiente che può certamemte offrire spazio adeguato a bordo a questa soluzione elettrica, senza intaccare l’abitabilità e fornendo risultati inarrivabili in termini di consumi per una soluzione non ibrida.

Mild Hybrid

Il Mild Hybrid utilizza un approccio differente, adottando una soluzione molto leggera e poco invasiva dal punto di vista pratico. Per spiegarla dobbiamo ricorrere al funzionamento del motore a scoppio a benzina.
In una comune vettura l’alternatore tradizionale accumula una piccola quantità di energia durante la marcia, carica la batteria, e spinge il motore all’accensione. Nella versione Mild hybrid invece l’alternatore acquisisce nuovi compiti, diventa in sostanza un motore elettrico alimentato da una speciale batteria al litio, piccola e capiente. In particolare l’alternatore del mild hybrid aiuta il motore termico durante tutto il ciclo di funzionamento, ed in particolare quando è richiesta maggior coppia; tipicamente nelle condizioni di avvio da fermo e nelle accelerazioni. La batteria al litio si ricarica durante le frenate e i rallentamenti.

In sostanza nelle implementazioni Mild Hybrid non c’è un vero e proprio motore elettrico che garantisce la trazione della vettura a basse velocità; la funzione dell’alternatore è di venire utilizzato come un motore elettrico che si accoppia al motore termico in molti regimi di funzionamento, riducendo le sollecitazioni di quest’ultimo e portando di conseguenza ad una riduzione dei consumi sia ambito urbano che extraurbano. Tutto ciò in maniera molto trasparente per il guidatore, senza che sia necessario modificare il proprio stile di guida.

“Proprio per la leggerezza dei componenti di questo sistema, il Mild Hybrid sta diventando velocemente popolare e impiegato in utilitarie e vetture medio piccole. Queste infatti giovano della spinta elettrica abbattendo ulteriormente consumi già di partenza bassi, senza per questo subire un appesantimento della componentistica che influirebbe negativamente sui consumi, ma anche sui costi”. Spiegano ancora i Grignani.

Tra le vetture che impiegano questa soluzione annoveriamo la Nuova Mazda 3 Skyactiv, e le Suzuki Ignis, Baleno e Swift. Suzuki infatti risulta una delle case che stanno puntando di più su questa soluzione.

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